Riusciresti a scrivere 1000 racconti brevi da social entro la fine del 2023? 

Io voglio provarci.

Senza superare il limite di 2000 caratteri, spazi inclusi, ho deciso di scrivere 1000 racconti da social, da appoggiare su un profilo instagram, un giorno, o da leggere per dei tiktok.

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La vecchia dell’ultimo piano aveva deciso di non fare più di una rampa di scale.

Ogni condominio ha il suo comandante, una persona che prende il timone e trascina una ciurma di sconosciuti in avventure di ogni tipo, partendo da bisogni personali trasformandoli in vantaggi per tutti. Ha l’impressione che la facciata sia da rifare? Tampina l’amministratore condominiale e contemporaneamente condivide la gravità della situazione con ogni condomino, fino ad ottenere la sua pace dei sensi controllando l’avanzamento dei lavori. In questo condominio la vecchia era il temuto comandante.

L’estate scorsa era stata investita. La cosa non stupì il condominio che percepì l’accaduto come una possibile vendetta per qualcosa che la vecchia aveva combinato in qualche sua vita precedente. Sicuramente era un sicario in pensione.

Ora la sua esigenza di volersi trasferire al primo piano aveva messo tutti in agitazione. Era chiaro che la sua soluzione non sarebbe stata pacifica, nessuno aveva ricevuto un’offerta di scambio o di acquisto. Appena calava il buio ogni portone veniva chiuso a doppia mandata. Il terrore strangolava il condominio.

Passarono alcuni mesi, circa 4, oramai era chiaro che la vecchia aveva cambiato idea. Una sera arrivò a tutti un invito per un rinfresco d’addio all’ultimo piano.
Si trasferiva? La vecchia lasciava il condominio? Probabilmente aveva trovato un’altra abitazione.

La serata fu piacevole, tutti si ritrovarono in quel bellissimo appartamento ricco di oleandri e incredibilmente la vecchia era gentilissima con tutti.

Sul giornale la notizia della strage restò nell’aria per molto tempo. Ancora non era chiaro come una fuga di gas avesse avvolto l’immobile. Unica sopravvissuta un’anziana, grazie alla sua serra che teneva aperta anche d’inverno per i suoi oleandri. La signora si trasferì al primo piano, sembra potendo scegliere anche in quale appartamento, come risarcimento del trauma subito.

Ne fu molto felice.

*1000*

Ci sono dei luoghi in cui la neutralità ci unisce, fino a permetterci di esternare la nostra malinconia senza vergogna. Dove la mia tazza è la tua, dove pulisci le briciole degli altri senza tanta stizza, dove l’arredamento ti abbraccia senza pretese, senza chiedere un selfie di supporto. Per non parlare del cibo, presente, abbondante, ripetitivo e spesso dannoso per una dieta, che subiamo senza risultato.

Ci sentiamo confortati dalla mediocrità in un bar di una qualsiasi stazione ferroviaria, che nella sua monotonia diventa uno dei fulcri del nostro palazzo mentale. Una stanza sempre presente nella nostra vita indipendentemente dai possibili traslochi che affrontiamo.

Un caffè, una brioche e la spremuta d’arancia che non ti va, ma che ti permette uno sconto inutile se la prendi, e due occhi per nutrire creatività, eccola, dopo due anni, la ritrovata collazione del viandante ferroviario.

Con la fotografia, la grafica e video mi prendo cura della presenza online di artigiani e artisti, guidandoli nel comprendere la potenziale della rete, in sicurezza.

Colgo e comunico la poesia del quotidiano.

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Sed ut perspiciatis unde omnis das ist wirklich iste natus.