Le ultime foto dell’album raccontano di una gita al mare, tra Liverpool e un luogo con una strana ruota panoramica, la Rainbow Wheel, che scopro essere una delle attrazioni del parco acquatico Scenic Ry, di Backpool, una vera e propria località balneare che si affaccia sul mare d’Irlanda. Nel 1930 Blackpool ospitò 7.000.000 di vacanzieri. Ancora oggi ospita il più grande parco di divertimento del Regno Unito, il Blackpool Pleasure Beach.
Cercando di capire come mai le persone sentissero il bisogno di andare in spiaggia scopro con grande stupore che questa abitudine è nata in Inghilterra.
Nel Settecento la vacanza in spiaggia divenne popolare in quest’area, e con l’arrivo della ferrovia, non solo la nobiltà ma anche gli operai avevano il modo di raggiungere sabbia e mare, sfruttando il periodo di pausa necessaria per le aziende per le attività di manutenzione dei macchinari.
Si andava al mare soprattutto dietro indicazione del medico, infatti si pensava fosse la cura giusta per affrontare la malinconia, lo Spleen. Buffo pensare che ci fossero degli assistenti alla balneazione per signore che «immergevano le pazienti nell’acqua nel momento esatto in cui si infrangevano le onde, facendo attenzione a tenere la loro testa sott’acqua per aumentare la sensazione di soffocamento».
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Daniela Blei sul smithsonianmag
Ana Swanson – The Washington Post – tradotto in italiano sul Post